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					OPERA NOVA |  
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			FAMMI UDIRE 
			LA TUA VOCE |  
			  
			
			
			Teatro Lirico Sperimentale “A. 
			Belli” 
			 
			
			  
				
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					Azioni liriche per voci ed ensemble di 9 
					strumenti, su testo liberamente tratto dal Cantico dei 
					Cantici - Nuovo allestimento |  
			  
			Venerdì 8 settembre alle ore 20,30 al Teatro Caio Melisso di Spoleto 
			è di scena FAMMI UDIRE LA TUA VOCE, musica e libretto di Adriano 
			Guarnieri, diretto da Marco Angius, per la regia di Federico 
			Grazzini, spazio scenico e costumi di Andrea Stanisci, coreografie 
			di Pieradolfo Ciulli, light designer Alessandro Carletti.L’opera. “Mi abbeveri di baci, la tua bocca, il tuo amore inebria 
			più del vino”. Al Cantico dei Cantici, il poema d’amore più 
			conosciuto, più commentato e più tradotto della storia, è ispirata 
			la nuova commissione del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. A 
			dare corpo e suono a questa ispirazione sarà Adriano Guarnieri, 
			classe 1947 (festeggerà a Spoleto i suoi 70 anni). Un’intensa 
			attività di compositore, due premi “Franco Abbiati”, Guarnieri ha 
			fatto parte dell’avanguardia italiana (collaborazioni con Nono e 
			Berio) ed ha progressivamente maturato un linguaggio personalissimo, 
			quella “cantabilità metrica” tanto apprezzata dalla critica e dal 
			pubblico.
 L’opera «è stata suscitata in me - afferma il compositore - dal 
			fascino subito dalla lettura del Cantico dei cantici. La sensualità 
			amorosa ivi espressa è sublimata ed elevata a canto dell’anima, 
			rivolto verso un tutto immenso, comprendente: sessualità, 
			affettività, erotismo, sentimentalità, tenerezza e dolcezza. Da ciò 
			ne ho tradotto un sinuoso lirismo musicale, vocale e strumentale, 
			quale espressione di una affettività insita nel Cantico, ma oggi con 
			struggenza, quasi del tutto mancante e perduta dall’individuo 
			contemporaneo. Un immenso vuoto esistenziale».
 Dopo la scorsa Stagione, nella quale ha diretto un’opera di 
			repertorio, Un ballo in maschera, il direttore d’orchestra Marco 
			Angius torna alla musica contemporanea, nel dirigere la quale la sua 
			è senz’altro una bacchetta di gran pregio, per affrontare questa 
			prima esecuzione assoluta sul podio dell’Ensemble strumentale dello 
			Sperimentale
 «Le azioni liriche di Guarnieri - racconta Angius - tentano di dare 
			una risposta al dilemma in cui è presa da sempre la musica d’oggi: 
			essere coerente con l’assunto della propria natura di ricerca e 
			indagine su linguaggi inauditi, da un lato, e mantenere un contatto 
			con l’interlocutore cioè il pubblico e la storia dall’altro. La 
			grande sfida della creatività contemporanea trova il suo terreno 
			elettivo nel teatro e nelle frontiere sempre aperte della sua 
			drammaturgia musicale. L’argomento biblico offre senza dubbio un 
			terreno molto stimolante per un compositore d’oggi. Non è tuttavia 
			entro l’orizzonte significante di un testo che si gioca la sfida 
			compositiva quanto piuttosto nelle implica-zioni rappresentative 
			espresse dall’esplorazione senza tregua dei confini del suono in cui 
			è condotto lo spettatore: al vortice inesorabile della scrittura di 
			Guarnieri, che spinge tutti gli interpreti sulla soglia umana 
			dell’eseguibilità sostenibile, si affianca dunque un aspetto più 
			visionario e ineffabile, quello dell’invenzione musicale attuale e 
			attuabile, calibrata nel minimo dettaglio e nello stesso tempo 
			liberata dal gesto sonoro più estremo. Dopo anni di tragedie e 
			condanne all’ascolto ecco giungere l’idea di un nuovo sacrificio: 
			quello che eleva l’ascolto inquinato del presente a dimensione 
			catartica collettiva».
 La regia di questa edizione di Opera Nova, il progetto che da più di 
			vent’anni promuove nuove composizioni sul palcoscenico del Lirico 
			spoletino (lo hanno calcato Leo De Bernardinis, Pippo Delbono, 
			Antonio Tarantino, Mario Perrotta, ricci/forte…), è affidata a 
			Federico Grazzini, le coreografie sono di Pieradolfo Ciulli, spazio 
			scenico e costumi di Andrea Stanisci, light designer Alessandro 
			Carletti.
 «L’azione, la musica e il testo poetico nell’opera di Guarnieri - 
			scrive Grazzini nelle sue note di regia - costituiscono 
			un’esperienza unica ed avvolgente per lo spettatore che diventa 
			testimone della tensione erotica e drammatica che lega i personaggi. 
			Azioni liriche evocate dai musicisti sempre in scena dove la musica 
			si fonde con il teatro in un’esperienza collettiva al cui centro si 
			trova la sacralità delle relazioni e dell’amore. Abbiamo deciso di 
			doppiare con il movimento di quattro danzatori-attori le voci dei 
			quattro interpreti».
 In scena, i giovani cantanti del Lirico Annalisa Ferrarini (Amante 
			1), Federica Livi, (Amante 2), Marco Rencinai, (Amante 3), Alec 
			Avedissian (Amante 4) e i danzatori Chiara Ameglio, Alessandra 
			Bordino, Luciano Ariel Lanza, Stefano Roveda.
 Il celebre artista Mimmo Jodice ha gentilmente concesso l’immagine 
			per il poster dello spettacolo unendosi al folto gruppo di artisti 
			che negli anni hanno realizzato poster per lo Sperimentale quali 
			Emanuele Luzzati, Arnaldo Pomodoro, Toti Scialoja, Pietro Consagra, 
			Francesco Clemente, Ruggero Savinio.
 
			   
			
			
			71ma 
			Edizione del Concorso 
			  per Giovani 
			Cantanti Lirici della 
			
			"Comunità Europea" 
			organizzato dal  
			Teatro Lirico Sperimentale
			di Spoleto 
			
			"A. Belli" 
			Teatro Lirico dell'Umbria 
			  
			 
			07 Settembre 2017 
			(prova generale) - 
			
			09/09/17 
			  
			
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