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				 Bud 
				Buxter, impiegato ambizioso di una grande società di 
				assicurazioni, cerca di accattivarsi la simpatia dei superiori 
				dell’azienda prestando il piccolo appartamento in cui vive ai 
				più libertini tra loro. Spera così in una fulminante carriera, 
				mentre paga il prezzo di piccoli disagi che scaturiscono in gags 
				esilaranti con i colleghi e i vicini di casa. Intanto la voce 
				arriva ai piani alti e finalmente il grande direttore reclama il 
				famigerato appartamento. Purtroppo Buxter apprende a malincuore 
				che la gentile accompagnatrice del suo capo è proprio la donna 
				dei suoi sogni: Frank Kubelik, la gentile, discreta, 
				ricercatissima, inarrivabile “ragazza dell’ascensore”. A questo 
				punto Bud dovrà prendere la decisione della sua vita: perdere 
				l’amore o il lavoro.  
				Può l’amore vincere sulla carriera? Questa commedia lucida, 
				cinica, amara e divertente, capolavoro del grande Billy Wilder, 
				dà una risposta affermativa pur mettendo a nudo una società e un 
				mondo del lavoro basati sull’ambizione, il denaro e la costante 
				ricerca di appartenenza a una classe sociale più elevata. Quando 
				però si parla d’amore i piccoli disagi diventano rinunce, e 
				allora soldi, carriera e successo vengono archiviati in vista 
				della felicità del cuore.  
				Lo spettacolo ci riporta agli anni Sessanta, lo stesso periodo 
				in cui venne ambientato il film vincitore di ben 5 premi Oscar. 
				Il regista Patrick Rossi Gastaldi ha voluto conservare la 
				dimensione dell’epoca per evidenziare valori e qualità come 
				innocenza, candore, etica e amore, quasi appartenessero al 
				passato. Lo aiutano in quest’impresa l’ironia e la versatilità 
				del bravo Massimo Dapporto e il fascino naturale di 
				un’accattivante Benedicta Boccoli.  | 
			 
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